Psicoterapia individuale e

di coppia


La psicoterapia è un’arte perché ogni trattamento terapeutico è assolutamente unico e irripetibile e va plasmato sul singolo individuo. Il terapeuta nella sua relazione con la persona crea l’intervento a partire dall’ascolto e dall’osservazione di ciascun individuo.

A prescindere dai differenti approcci terapeutici, ogni psicoterapeuta condivide alcuni assunti di base:

  • qualcosa nel paziente o nei suoi comportamenti limita la sua libertà di essere se stesso e vivere la propria vita in maniera positiva;
  • almeno per alcuni aspetti del problema portato in terapia egli sia potenzialmente in grado di fare qualcosa, anche se per qualche ragione non lo sta facendo;
  • ogni persona abbia risorse personali, capacità di sviluppo, di conoscenza di sè e abilità di effettuare le proprie scelte, maggiori di quelle che ritiene di avere (Engler e Goleman, 1992).

Il fine della psicoterapia è quello di generare nuovi e più maturi modi di porsi in relazione con gli altri e di promuovere la soluzione dei conflitti psichici mediante l’introspezione e l’acquisizione di consapevolezza.

Consulenza psicologica

La Consulenza Psicologica consiste in un intervento che ha lo scopo di inquadrare il disagio del paziente. Richiede un numero limitato d’incontri e ha lo scopo di comprendere la problematica del paziente (sofferenza, preoccupazione, ansia etc.) al fine di valutare una risposta in tempi relativamente brevi. Si rivolge ad una singola persona, ad una coppia oppure ad una famiglia.
Il primo incontro è un momento di conoscenza e di analisi della domanda per comprendere se e come il professionista possa essere d’aiuto; gli incontri successivi sono dedicati a una valutazione del problema presentato e alla condivisione di un progetto d’intervento (stabilire un obiettivo, dare un’indicazione generale sui tempi e sulle modalità del lavoro), centrato sulla riflessione e approfondimento degli aspetti psicologici relativi al problema sollevato.
Generalmente la consulenza psicologica può essere richiesta per problematiche quali:
  • disagio individuale (relativamente alla gestione dei conflitti, adattamento allo stress, difficoltà a perseguire i propri obiettivi, problematiche relazionali, criticità inerenti la performance individuale, ecc);
  • sofferenza soggettiva che interferisce col funzionamento relazionale, sociale e lavorativo (eventi traumatici, deflessione dell’umore, ansia e fobie, disturbi dell’adattamento, attacchi di panico, ecc);
  • difficoltà di coppia e disturbi sessuali;
  • difficoltà nelle funzioni genitoriali;
  • criticità in ambito scolastico;
  • problematiche psico-educative.
L’analisi della domanda e la valutazione psicodiagnostica del professionista (caratteristiche dell’individuo, dei suoi punti di debolezza e fragilità, delle sue risorse e del suo potenziale) possono far evolvere la consulenza psicologica in una psicoterapia, o qualora necessario lo psicologo può proporre l’invio ad altro specialista, competente rispetto alla problematica espressa (ad esempio uno psichiatra, un neuropsichiatra infantile, uno psicoterapeuta infantile, un assistente sociale, un consulente legale, un sessuologo …).




“… C’è un paziente seduto su una sedia e voi su un’altra, non ci sono trucchi nè atri aggeggi. Ci

sono solo due persone e due sedie come comfort, alcuni non usano neanche le sedie. Così il

vero problema dello Psicoterapeuta è: cosa faccio quando sono in una stanza con una persona

chiamata paziente, se io mi chiamo terapeuta? Assolutamente niente trucchi, niente appunti,

niente registrazioni, niente musica, niente. Questo bisogna imparare per fare psicoterapia.

Una volta imparato questo e diventati esperti, allora potrete aggiungere qualche

ammennicolo, ma secondo me l’introduzione di trucchetti e ammennicoli … può significare

che il terapeuta non sa quello che sta facendo …”

                                                                                                                                  Eric Berne

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